Paris Louvre

Arte e musei a Parigi

Teresa Marrone

Esplora il mondo dell'arte e della cultura a Parigi

Parigi è da sempre uno dei centri di ispirazione creativa e di capolavori architettonici più importanti d'Europa. Fin dal Medioevo, tantissimi artisti si sono riversati nella capitale per farsi ispirare e affinare i loro talenti, da Picasso a Monet, da Degas a Cézanne. Parigi è ricca di musei e gallerie da esplorare, dove potrai scoprire alcuni dei geni artistici mondiali e approfondire la sensibilità culturale.

Il Louvre

II museo del Louvre è stato costruito nel 1793 e contiene più di 35.000 opere d'arte che spaziano da oggetti dell'antico Egitto a capolavori del Rinascimento, nonché opere di Da Vinci e Delacroix. Esplora uno dei musei più importanti della Francia e del mondo, ammira alcune delle meraviglie artistiche mondiali e lasciati affascinare dalla Gioconda. Dopo la visita, potrai rilassarti nei giardini Carrousel circostanti l'iconico museo piramidale.

Museo d'Orsay

Ospitato in un'ex stazione ferroviaria, il Museo d'Orsay venne trasformato prima in un teatro e, attualmente, è adibito a museo con opere d'arte dal 1848 al 1915. Ammira le opere di Delacroix, Manet, Cézanne e Renoir, nonché altri lavori compresa la controversa "Donna morsa da un serpente" di Auguste Clésinger, del 1847. L'imponente edificio che ospita il museo si trova sulla riva della Senna, di fronte ai Giardini delle Tuileries, e rappresenta una tappa imperdibile per chiunque visiti Parigi.

Musée de Rodin

August Rodin è stato uno dei più grandi scultori neoclassici dei primi del '900. Dedicato a questo artista estremamente influente nella sua scena contemporanea, il Musée Rodin aprì i battenti nel 1919, dopo la donazione da parte di Rodin della sua collezione personale al governo, avvenuta tre anni prima. Attualmente il museo contiene una serie di sculture, dipinti, disegni e opere, realizzate anche da altri artisti come Monet, Renoir e Van Gogh. Situato nell'Hôtel Biron, il museo merita sicuramente una visita e ti permetterà di apprezzare ancora di più la cultura e la scena artistica parigina del XX secolo.

Spazio Dalí

L'artista surrealista Salvador Dalí è uno dei più apprezzati al mondo grazie ai suoi capolavori innovativi che spaziano dallo stile cubista a quello impressionista. La sua continua popolarità è testimonianza del fatto che le sue opere sono apprezzate tanto oggi come in passato. Situato a Montmartre, lo spazio Dalí ti permetterà di intraprendere un viaggio nelle ispirazioni metafisiche, religiose e scientifiche dell'artista, visibili nelle sue opere. Il museo è una tappa imperdibile per chi vuole conoscere l'espressione artistica individuale di Dalí, che sfidò la scena artistica degli anni '20.

Musée des Égouts de Paris

Le fogne di Parigi risalgono al 1370, e la loro progettazione è unica nel suo genere. Il Musée des Égouts attira un numero sempre maggiore di visitatori che vogliono esplorare 500 metri di tortuosi percorsi sulle rive della Senna e offre un tour nel sistema sotterraneo di gallerie, nel corso del quale viene illustrato il modo in cui il sistema fognario è cambiato dalla sua invenzione a oggi. Sconsigliato a chi soffre di claustrofobia, questo museo sotterraneo offre una prospettiva unica su un aspetto meno noto della storia sociale di Parigi.

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Le 10 attrazioni più famose di Parigi

Il Paris Pass offre l'ingresso gratuito a più di 60 musei, monumenti e attrazioni. Ma se tutta questa possibilità di scelta ti confonde, dai un'occhiata al nostro articolo sulle cose migliori da fare e i luoghi migliori da visitare. Ecco i nostri suggerimenti delle 10 migliori cose da fare a Parigi con un Paris Pass. 1. La reggia di Versailles è uno dei castelli più grandi e sfarzosi del mondo. Questo splendida opera architettonica e i suoi magnifici giardini storici sono una tappa obbligata per chiunque visiti Parigi. 2. Una rilassante crociera lungo il fiume Senna a bordo della crociera fluviale sui Bateaux Parisiens è un ottimo modo per vedere molte delle attrazioni e luoghi di interesse di Parigi. 3. L'Arco di trionfo è uno dei monumenti più emblematici di Parigi e un luogo imperdibile. 4. Il Museo del Louvre ospita alcune delle opere artistiche più famose del mondo. Sede di migliaia di capolavori classici e moderni, il Louvre è il gioiello della corona della cultura francese. 5. Un'attrazione estremamente popolare di Parigi è la cattedrale di Notre Dame e con un Paris Pass potrai salire gratuitamente sulle torri di Notre Dame. 6. Vuoi degustare i famosi vini francesi? Allora opta per la degustazione da 'O Chateau, dove potrai assaporare squisiti vini provenienti dai vigneti della Francia. 7. Il Museo d'Orsay espone opere di Delacroix, Manet, Guaguin, Cézanne, Monet, Renoir, Sisley, van Gogh e molti altri grandi artisti. 8. Ammira Parigi dal 56° piano della torre di Montparnasse, che offre ai visitatori una splendida veduta a 360 gradi della città. 9. Il Palais Garnier è la sede dell'Opera de Paris fin dal XVII secolo e ospita anche una piccola galleria che propone mostre e un'esposizione permanente di scenografie di opere passate. 10. Il museo delle cere Grevin ospita più di 300 statue di cera dei personaggi più famosi del mondo, raffigurati in pose studiate all'interno di incredibili scenografie. Gli orari di apertura e chiusura possono variare. Per gli orari aggiornati, consulta la pagina ufficiale dell'attrazione.
Teresa Marrone
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Aneddoti su Picasso che ne hanno fatto una leggenda

Icona assoluta per l’arte e la cultura mondiale, Pablo Picasso ha segnato il XX secolo come pochi altri. Spirito geniale e vulcanico, carismatico e ribelle, il maestro andaluso ha sovvertito la pittura del suo tempo, diventando un riferimento ineludibile per l’intera galassia delle avanguardie novecentesche. La sua lunga vita, 91 anni, è una fonte inesauribile di bizzarrie e stravaganze. Dalla passione per la corrida alla maledizione che sembra aver colpito le tante donne della sua vita, scopri gli aneddoti su Picasso che hanno contribuito a farne un mito. Nome chilometrico Ai sensi della legge del doppio cognome vigente in Spagna, a Pablo Picasso toccò in sorte una lunga costellazione di nomi, a cui ne furono aggiunte altre mestolate in onore di santi e congiunti vari. Prenditi mezza giornata di ferie perché qui si va per le lunghe. Orbene, il nome completo è Pablo Diego José Francisco de Paula Juan Nepomuceno María de los Remedios Cipriano de la Santísima Trinidad Martyr Patricio Clito Ruíz y Picasso. Sembrava che fosse nato morto Baby Picasso venne al mondo in silenzio, tanto che la levatrice era sul punto di dichiararne la morte in utero. Si destò e iniziò a emettere flebili vagiti solo quando lo zio Salvador, medico, gli soffiò sul viso uno sbuffo di fumo del sigaro che si era acceso nel tentativo di rianimarlo. Quel pianto fu il segnale che non era finita, Pablo si salvò e con esso un patrimonio di inestimabili capolavori che hanno rivoluzionato la storia dell’arte. Rendiamo grazie a zio Salvador e al suo provvidenziale cigarro! La prima parola fu lápiz Fin da subito Picasso mostrò di avere un innato talento artistico. Sembrerebbe addirittura che le sue prime parole non furono mamma o papà, ma piz, abbreviazione di lápiz, matita in italiano. Sulle orme del padre Picasso nacque a Malaga, nel sud della Spagna, in una famiglia benestante. Suo padre, Don José Ruiz y Blasco, era a sua volta un pittore, nonché insegnante di disegno alla Escuela Provincial de Bellas Artes e conservatore del museo di Malaga. Fu proprio su papito a valorizzare l’innato talento artistico di Pablo, introducendolo all'esercizio della pittura e assicurandosi che ricevesse una solida formazione accademica classica. Origini italiane Sapevi che Picasso è un cognome tipicamente ligure? Belandi! Dell’area del genovese e della riviera di levante nello specifico. La madre del genio andaluso, Maria Picasso y López de Oñate, era un’energica donna di famiglia argentina di origini genovesi. Si stima che i parenti di Picasso dal lato materno fossero originari di Avegno, un pittoresco paesino vicino a Sori, in provincia di Genova, a metà strada tra Recco e Nervi. Enfant prodige Pablo Picasso realizzò il suo primo olio su tela, El picador amarillo, alla tenera età di 8 anni. La sua prima mostra, invece, venne allestita nel 1895. Le sue creazioni furono esposte in uno stabilimento in Calle Real a La Coruña, in Galizia, quando aveva appena 13 anni e frequentava l’accademia di belle arti della Llotja a Barcellona. Prematura, tragica perdita del migliore amico Uno degli eventi che più profondamente segnarono la vita di Pablo Picasso risale ai primi del Novecento. Si tratta del suicidio del suo grande amico ritrattista, il pittore e poeta Carlos Casagemas, con cui collaborò assiduamente prima Barcellona e poi a Parigi. L’improvvisa perdita dell’amico fu un colpo talmente duro per l'artista, ai tempi ventenne, da creare un confine netto tra un prima e un dopo. Proprio da quel tragico evento ebbe inizio la sua fase artistica che fu poi definita periodo blu, con opere cupe, atmosfere oscure e temi difficili, come la solitudine, la povertà e l’emarginazione. Arresto con l’accusa di furto della Gioconda Il 21 agosto del 1911 la Monna Lisa, celeberrimo dipinto di Leonardo Da Vinci di inizio Cinquecento, scomparve misteriosamente dal Musée du Louvre. Oh là là. Sospettati di furto, Picasso e l’amico scrittore Guillaume Apollinaire finirono in manette. Dopo qualche interrogatorio i due vennero rilasciati con nessuna conseguenza. A sottrarre la Gioconda fu, in realtà, un operaio varesotto di nome Vincenzo Pietro Peruggia. Avete fatto voi questo orrore, maestro? No, è opera vostra Il 26 aprile 1937 gli aerei tedeschi, in appoggio alle truppe del generale Francisco Franco, bombardarono la cittadina basca di Guernica. La truculenta strage fu immortalata nell’omonimo grande capolavoro di Pablo Picasso, divenuto emblema del rifiuto della guerra, della difesa dei diritti umani e della denuncia contro le orribili conseguenze che ogni genere di conflitto può procurare all’umanità. Poco tempo dopo, Picasso incontrò a Parigi l’ambasciatore tedesco Otto Abetz e alcuni soldati nazisti, che, si dice, gli domandarono “Avete fatto voi questo orrore, maestro?”, osservando una riproduzione dell’opera. La risposta dell’artista fu perentoria: "No, è opera vostra". Abile seduttore Due matrimoni, quattro figli da tre donne diverse, plotoni di amanti di ogni nazionalità, rango e professione. Insomma, uno sbottonar di patte senza soluzione di continuità. Molto è stato detto e scritto sull’oscuro rapporto di Picasso con le donne, che dalle relazioni con lui ne uscivano così distrutte che si parla ancora di una sorta di nefasta maledizione. Ebbene, la ballerina ucraina Olga Khokhlova, sua prima moglie, morì di tumore. La modella Eva Gouel morì di tubercolosi. La giovane Marie-Thérèse Walter rischiò di annegare nel fiume Marne e successivamente si impiccò. La ceramista Jacqueline Roque, sua seconda moglie, si sparò un colpo di pistola in testa. La fotografa Dora Maar non si riprese mai dalla profonda depressione in cui sprofondò dopo la rottura con l'artista. Una vera, profonda, carnale passione per il flamenco e la tauromachia Nativo di Malaga, splendida città dell’Andalusia, Picasso amava la forza, i ritmi incalzanti e la bellezza dura, passionale e al contempo delicata del flamenco andaluso. L’artista aveva una speciale predilezione anche per la corrida, una delle tradizioni spagnole più antiche e controverse. Tori, toreri e picadores sono, non a caso, tra i soggetti ricorrenti nelle sue creazioni. Talento poliedrico Noto prevalentemente per i suoi dipinti, Picasso fu anche, nell’ordine, scultore, ceramista, poeta, scrittore, scenografo e drammaturgo. Compose oltre 300 poesie, due commedie surrealiste e molte altre opere. Menzione nel Guinness World Records Picasso è entrato nel Guinness World Records con il titolo di pittore più prolifico di tutti i tempi, con, tieniti forte, 150.000 opere tra dipinti, disegni, incisioni, litografie, stampe, illustrazioni, sculture e ceramiche. Una sostanziosa porzione è esposta al Musée National Picasso, disponibile nel ventaglio di attrazioni a cui puoi accedere con i nostri pass. Ospitata nel sontuoso Hôtel Salé nel quartiere parigino di Le Marais, questa galleria d'arte comprende le principali opere provenienti dagli atelier del genio di Malaga. Le sue ultime parole musicate da Paul McCartney Le ultime parole di Pablo Picasso, pronunciate in occasione di una cena con amici il giorno prima della sua dipartita, furono “Bevete per me. Bevete per la mia salute. Sapete che non posso più bere». Paul McCartney le mise in musica e ne fece il ritornello di Picasso’s Last Words, pezzone pubblicato nell'album Band on the Run del 1973. Visita il Musée Picasso di Parigi con Go City Abbiamo ricordato gli aneddoti che maggiormente hanno contribuito a forgiare la leggenda del grande maestro spagnolo. È giunto il momento di visitare il Musée National Picasso di Parigi. Con i pass di Go City puoi accedere al museo e molte altre attrazioni della Ville Lumière a un prezzo conveniente.
Jessica Maggi

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