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Jessica.Maggi

Angoli segreti e luoghi insoliti da visitare a Parigi prima che diventino mainstream

Se è la prima volta che si visita Parigi, non si può non fare un salto a Montmartre, salire sulla Tour Eiffel e vedere la Gioconda, l’Arc de Triomphe e gli Champs-Elysées. Già dalla seconda, però, si può osare di più ed esplorare gli angoli segreti e meno turistici della capitale francese. Questa guida è dedicata a chi della Ville Lumière già conosce quasi tutto e desidera scoprire i piccoli tesori che i residenti custodiscono gelosamente. Ecco 15 luoghi insoliti da visitare a Parigi al più presto per coglierne appieno l’autenticità.

Rue Cremieux, la via arcobaleno

Nel 12° arrondissement, a due passi dalla stazione ferroviaria di Gare de Lyon, c’è un variopinto vicolo pedonale dove non sembra di essere in Francia ma in una Murano lontana dalla laguna. Le tinte pastello dei palazzi ottocenteschi che orlano questa pittoresca via lastricata furono scelte dai residenti nel 1996 per un makeover che valorizzasse le facciate. Il risultato è uno degli scorci più suggestivi della capitale francese.

Dodo Manège, la giostra con animali a rischio di estinzione

Sulla Rive Gauche, in un angolo ombreggiato del Jardin des Plantes nei pressi del Muséum national d’histoire naturelle, gira ogni giorno una giostra in stile retrò con esemplari di fauna selvatica in pericolo o a rischio estinzione. Si tratta di Dodo Manège. Al posto dei soliti cavalli ci sono panda, giraffe, gorilla, leoni, elefanti e lupi. I bambini possono anche cavalcare dinosauri e dodo, da cui il nome dell’attrazione, grossi pennuti che vissero indisturbati alle Mauritius dal Pleistocene e si estinsero nel giro di pochi anni a causa dell’incontro con l’uomo.

59 Rivoli, promotore della libera creatività

Tra le vetrine dell’elegante Rue du Rivoli, nella zona dei Jardin des Tuileries, spicca il portone variopinto di un curioso palazzo haussmaniano di sei piani interamente rivestito d’arte e installazioni stravaganti. Si tratta di 59 Rivoli, uno dei più grandi spazi artistici autogestiti di Parigi. Occupato nel 1999 da un trio di artisti, lo squat ospita una galleria d’arte, laboratori, esposizioni temporanee, concerti e una trentina di atelier.

Cimetière du Père-Lachaise

Il cimitero monumentale di Père-Lachaise nel 20° arrondissement è un luogo storico di grande fascino, suggestione e mistero, che conferma il concetto espresso dal grande Anton Čechov quando disse che in luoghi come questo non si trova la morte ma il ricordo della vita vissuta. Qui riposano personaggi celebri, da Oscar Wilde, Molière, Fryderyk Chopin e Amedeo Modigliani a Maria Callas, Édith Piaf, Yves Montand e Jim Morrison.

Le mur des je t’aime

Le mur des je t’aime è un’installazione composta da oltre 600 piastrelle blu con dichiarazioni d’amore scritte in tutte le lingue e i dialetti del mondo, tra cui anche inuit, navajo ed esperanto. Questa spettacolare opera realizzata dal calligrafo Fédéric Baron e dall’artista murale Claire Kito si trova nei pressi di Montmartre.

Musée des Égouts de Paris

L’idea di calarsi in un tombino e aggirarsi nelle fogne di Parigi effettivamente potrebbe non essere una prospettiva invitante, hai ragione. Ma, fidati di noi, il Musée des Égouts de Paris è una delle chicche della Ville Lumière. Si tratta del museo dedicato al sistema fognario della città, che ti permetterà di dare forma alle atmosfere descritte da Victor Hugo in I Miserabili percorrendo una rete di tunnel che si snodano nel sottosuolo della capitale.

Chiesa di Saint-Sulpice

Nel quartiere Saint-Germain-des-Prés nel 6° arrondissement, non lontano dal Jardin du Luxembourg, si trova l’église Saint-Sulpice, in cui sono ambientate varie scene del best seller Il codice da Vinci di Dan Brown. Si tratta del secondo luogo di culto più grande di Parigi dopo Notre Dame. All’interno della Cappella degli Angeli potrai ammirare splendide opere di Eugène Delacroix e l’effigie di San Pietro con un piede consumato dalle carezze dei fedeli.

La Mouzaïa, dall’atmosfera campestre

Il quartiere della Mouzaïa, a due passi da Buttes Chaumont nel 19° arrondissement, è uno dei segreti meglio conservati di tutta la città. Ancora poco nota ai turisti, La Mouzaïa è un quartiere talmente particolare che non sembra nemmeno di essere a Parigi. Non c’è un’attrazione specifica o un percorso predefinito da seguire. La cosa migliore da fare è perdersi tra i suoi vicoli stretti e intrecciati tra loro che si snodano tra eleganti ville a schiera in mattoni rossi, bianchi e blu, impreziosite da variopinte composizioni floreali.

Promenade plantée e Petite Ceinture

Letteralmente “passeggiata alberata”, la Promenade plantée è un camminamento di quasi 5 chilometri realizzato lungo un tratto ferroviario in disuso, che si estende da Place de la Bastille, luogo simbolo della rivoluzione francese, alla zona di Bel-Air. Si tratta di un ammirevole esempio di riconversione urbana. Invece di essere demolita, l’antica linea ferroviaria ormai in disuso venne salvata e convertita, appunto, in un parco pubblico, con un tripudio di glicini, rose, ciliegi, aceri e bambù.

C’è un altro tratto ferroviario che, invece, giace abbandonato da molti anni. Si tratta della Petite Ceinture, costruita nell’Ottocento per collegare le cinque stazioni principali della città. Con l’introduzione della metropolitana e delle automobili, questa linea ferroviaria urbana di una trentina di chilometri venne progressivamente abbandonata e chiusa del tutto nel 1934. Graffiti e oltre 200 specie di piante ne hanno reso alcuni tratti delle vere e proprie installazioni d’arte en plein air, che meritano di essere visitati per esplorare Parigi da una nuova prospettiva.

Vigna di Clos Montmartre

Hai mai pensato di andare per vigne nella Ville Lumière? Ebbene, può sembrare un’assurdità ma vicino a Montmartre c’è una vigna di 1500 metri quadri in cui si produce vino 100% parigino. Si tratta di Clos Montmartre, un grande vigneto con 2000 piante di 27 diverse varietà, coltivato in un terreno molto drenante, che prende il nome di sabbia di Fontainebleau.

Passage Brady

Detto anche Little India, Passage Brady è una galleria inaugurata nel 1828 in cui potrai intraprendere un suggestivo viaggio visivo, sensoriale e aromatico che ti farà conoscere più da vicino la dimensione multietnica e multiculturale della vera Parigi contemporanea. Lo spazio comprende un passage couvert con volta in vetro, compreso tra rue du faubourg Saint-Denis e boulevard de Strasbourg, e uno spazio outdoor con una moltitudine di bazar, negozi, barbieri e ristoranti etnici dove potrai sbranare cucina mauritana e indo-pakistana a quattro palmenti.

Cité des Fleurs

Nel quartiere delle épinettes nel 17° arrondissement si trova la Cité des Fleurs, dove chi vi risiede ha il dovere di piantare almeno tre alberi in giardino. Il risultato è una delle aree più verdi della capitale francese, in cui immergersi nella natura bucolica e dimenticare, almeno per qualche istante, la bolgia cittadina.

Villa Léandre

Conosciamo tutti Montmartre, la sua piazzetta degli artisti e la basilique du Sacré-Cœur che domina la collina. A pochi minuti a piedi da questo celebre, brulicante quartiere bohémien di Parigi si trova Villa Léandre, nel 18° arrondissement, una delle bellezze segrete della città, frequentata dai locali e ancora pressoché completamente sconosciuta ai vacanzieri dal selfie facile. Si tratta di una strada lastricata che custodisce qualcosa che tutti desideriamo: il silenzio. Gli edifici in stile art nouveau con decori in ceramica, cornicioni colorati, tetti in ardesia e balconi in ferre forgé, tipici di inizio Novecento, conferiscono a quest’area uno charme irresistibile.

Jardin Japonais nel Musée Guimet

I nippofili saranno sicuramente entusiasti di visitare il Musée Guimet, nel 16° arrondissement, al cui interno si trova il Jardin Japonais, uno dei più belli di tutta Parigi, con azalee, felci, alberi di ciliegio, cipressi nani, bambù in miniatura e persino un padiglione del tè.

Grande Pagode con la più grande statua di Buddha d’Europa

Nel parco pubblico di Bois de Vincennes, nel 12° arrondissement, è possibile visitare la Grande Pagode, costruita in occasione dell’Exposition coloniale internationale de Paris del 1931. Al suo interno è custodita la statua di Buddha più grande d’Europa, che misura ben 9 metri di altezza. Già che ci sei, merita una visita anche il tempio buddista tibetano Kagyu-Dzong, inaugurato nel 1985.

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